Cosa altro deve accadere di infimo, per far si che l’ArConte e il suo overno si levino definitivamente dai coglioni?
Prima ci sequestrano, poi ci affamano, infine ci indebitano. Il paradosso è che la maggioranza di noi sembra non trovi niente da ridire.
Perché non a tutti diventa lecita la domanda: cosa altro deve accadere di infimo, per far si che l’ArConte e il suo Governo si levino definitivamente dai coglioni?
Dopo il rilascio di una documentazione peraltro parziale, quello che era evidente essendo i DPCM palesemente incostituzionali, l’ArConte non contento dei precedenti esordisce in questi giorni con il DPCM di agosto. C’è da notare che l’opposizione anziché fare quanto con evidenza va fatto, ovvero andare dal Presidente Mattarella a chiederne le dimissioni, non si sa’ cosa aspettino ancora per farlo.
Grande Giorgio Gaber, uomo di altri tempi che aveva capito ciò che una moltitudine di persone sembra che neanche oggigiorno sia arrivata a capire, ma ai suoi tempi bisogna ammettere che la società era composta di ben altre persone di ben altra caratura, non si era schiavi di un telefonino allora e alla vista di un incidente si era portati ad aiutare lo sfortunato, ora lo si riprende per essere i primi a postare il video su YouTube, dove poi diventa facile trovare nei commenti di che coglione possa essere chi lo ha fatto o subito, non sapendo poi chi è realmente il vero coglione.
Comincio ad essere veramente deluso di una società capace solo di piangersi addosso senza per questo essere capace di cambiare la storia, come lo è stato d’altronde naturale in passato, dove l’essere protagonisti più che meri spettatori della vita, faceva la differenza sottile della propria esistenza.
Oggi si assiste passivi e senza alcun entusiasmo al consumarsi della vita, senza tentare in alcun modo di cambiarla, ma in compenso si maledice la propria perché non si è figli di questo o quell’altro essere ricco e famoso, come se fosse la famiglia di provenienza più che la propria volontà a forgiare la propria esistenza, per divenire nella vita qualcuno e sentirsi se non altro liberi.
Oggi si preferisce essere parte di un show come il grande fratello, senza capire che il grande fratello non è uno show, ma la quotidianità che ti impedisce di essere come essere un uomo libero essendo controllato 24 ore su 24 e quando non è una telecamera a riprenderti, è il Gsm del telefonino a definire la tua posizione, dove neanche più una minzione o fare l’amore è cosa privata e ci sarà sempre qualcuno che sa’ più cose di te che te stesso, essendo il grande fratello presente nella tua esistenza sia quando sei sveglio cosi come quando dormi.
Ecco perché poi, gente come l’ArConte fa quello che vuole, perché il Governo decide per te incapace come lo sono la maggior parte delle persone, incapaci persino di fare qualsiasi cosa per se stessi.
L’uomo di oggi è una immagine ripresa da uno scatto e come una immagine questa senza vita, manca poi totalmente di dignità e a chi manca la dignità, diventa inevitabilmente schiavo giorno dopo giorno lungo il percorso della sua inutile esistenza, incapace di alzare la testa figurarsi di guardare in cielo, dove tutto discende a cominciare dalla sua ombra, tanto da essere l’uomo di oggi talmente sciatto da non essere neanche l’ombra di se stesso.
Fonte: https://dammilamanotidounamano.altervista.org/
CON O PER?
Di: Dottor Roberto Slaviero 14 marzo 2020
Dopo i primi giorni di chiusura totale delle attività commerciali e le limitazioni degli spostamenti personali, permessi solo nel proprio Comune di residenza, vediamo come si presenta l’emergenza Corona!
Il problema principale è la mancanza di posti letto attrezzati di rianimazione, poiché i pazienti gravi, devono venire assistiti con ossigenazione artificiale, causa le gravi polmoniti interstiziali.
Ieri la protezione civile ha annunciato i dati degli infettati e il direttore dell’ Istituto Superiore di Sanità, ha comunicato le cause principali dei decessi.
Qui sotto un link con la conferenza stampa del 13 marzo
https://compressamente.blogspot.com/2020/03/il-presidente-dellistituto-superiore-di.html
Il direttore dell’ ISS ci dice che, solo 2 dei pazienti morti, sono morti a causa( PER il) del Corona , mentre tutti gli altri sono morti CON il Corona;
ovvero gli è stato trovato il virus nel corpo.
Torniamo quindi al solito discorso sulle morti da complicazioni dei virus influenzali, che ogni anno fanno migliaia di morti in Italia.
Inizialmente, solo l’ Italia in Europa ha preso misure cautelative di emergenza , pare seguita adesso da molte altre nazioni.
Fino ad oggi sappiamo essenzialmente due cose:
-il corona europeo NON è lo stesso della Cina (sempre dati dell’ISS italiano)
-la mortalità per polmoniti interstiziali gravi, sembra si, essere superiore agli anni passati, ma la mortalità giornaliera totale delle complicazioni influenzali, non supera di molto le mortalità degli anni precedenti.
Una domanda sorge spontanea:
perché l’Italia ha evocato ed emanato un decreto di stato di guerra il 23.02.2020?
perché l’Italia ha detto pochi giorni dopo “state a casa“ e non uscite?
perché Germania,Austria e Francia hanno inizialmente minimizzato e poi, sull’onda italiana, sono state costrette a seguire parzialmente l’Italia?
perché gli Usa hanno chiuso i voli con l’Europa per un mese, mentre inviano migliaia di soldati in Europa, per un esercitazione Nato, sapendo che molti militari sono positivi al Corona?
perché le borse mondiali vengono assaltate e la concentrazione del potere economico mondiale in pochi giorni cambia assetto?
Non vi è dubbio che quest’ inverno , credo viste anche le condizioni climatiche miti e anormali ,le sindromi influenzali, già da dicembre sono state toste e vi sono state anche diverse polmoniti infantili nel mese di gennaio!
Perchè politici , attori e presidenti, si fanno vedere a casa infetti da Corona, ma salvi e poi guariti?
Cosa vogliono evocare nella popolazione?
Un governatore del Nord, mi pare voglia fare il test ai suoi cittadini all’ uscita dai Supermercati, per trovare i pazienti infettati ma asintomatici.
Da quali virologi è consigliato, visto che sempre l’ISS, dà indicazioni diverse? Se emergenza è, non mi pare che ogni regione debba fare di testa sua; cosi facendo la confusione aumenta e si genera ancor più panico, in quanto come abbiamo visto, la Mortalità da Corona, senza altre patologie, è minima!
Quello che dobbiamo capire, è perché vi sono limitati focolai infetti con mortalità elevata , come sta avvenendo adesso nel bergamasco, con le strutture sanitarie al collasso e tenute ancora in piedi, dagli Eroi medici ed infermieri che vi lavorano!
E’ la Morte nera di Star wars, che è arrivata in alcune zone specifiche e scelte?
E se si, chi l’ha favorita:
– l’inquinamento ambientale e le polveri sottili che ostruiscono le vie aeree?
– eccessi di chimica tossica nelle discariche?
– chimica che scende dal cielo?
– onde elettromagnetiche ad alta frequenza, utilizzate a scopo tossico sul sistema immune?
– droni spruzzatori?
Stiamo forse vivendo un piano diabolico, messo in atto per limitare le nostre proprie libertà, attaccandoci anche attraverso il nostro sistema immune?
Tra un mese, quanti ammalati di ansia e paranoia avremo, se continuano incessantemente a spaventare la popolazione?
Il Nemico invisibile, il Virus, è l’arma perfetta per zittire tutti quelli che sono fuori dal coro.
Alcuni ci dicono;
Nulla sarà come prima, dovete cambiare le vostre abitudini e stili di vita! Posso essere d’ accordo sul fatto che , una vita vissuta in continuo stress lavorativo, nell’ inquinamento ambientale, sia deplorevole e tossico. Ma non sono stati gli stessi che adesso ci hanno messo in quarantena, a creare questo mondo folle consumistico,con schiavi zombi che vanno al lavoro?
Non sono loro che ci vogliono far vivere nelle Smart City tossiche, che stanno costruendo?
Con questa quarantena imposta, non vi viene il dubbio che possano agevolmente fare installazioni di qualsiasi tipo, a loro piacimento senza che nessuno possa controllare?
Quindi voi dite;
cambiate le vostre abitudini e stili di vita….
Io vi rispondo:
sapete dov’è Fanculandia?
Ve lo spiego:
poco dopo il famoso 11.09, con l’abbattimento delle Twin Towers, in Usa inviavano lettere con polvere di Antrace, un bacillo tossico.
Nel paesino dove vivevo al tempo nel bellunese , qualcuno, approfittando del panico del momento, inviò una lettera ad una persona, diciamo un po’ troppo impicciona e pettegola ed avvisò le poste , anonimamente, che una tale lettera antracica sarebbe arrivata.
Le Poste vennero chiuse per due giorni, arrivò la scientifica etc e poi trovarono la lettera in questione.
Sapete cosa c’era scritto:
CHE L’ANTRACE TI DIA LA PACE
Salutoni a tutti e calma e sangue freddo e non lasciatevi intimorire da nulla….
Difendiamo le logica e la libertà, anche in momenti di tragica emergenza, creata o non voluta, questo non importa.
Rischiarate la vostra fiammella divina!
A presto
Fonte: http://olisticoaltapusteria.com/
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Giogia Meloni: Una tempesta perfetta contro l’Italia: il mio “j’accuse” a Germania e Francia
La parte interessante QUI: https://youtu.be/Ak1mBy-vQ0U?t=2514 Guarda l’intero video QUI L’ESPERIMENTO DI RIDUZIONE DELLA DEMOCRAZIA – Mazzucco, Grimaldi, Sansoni #Byoblu24
Informazione su Atlantide attualmente JERRYE AND ROY KLOTZ MD Wikimedia Commons
Il Tonificante per il mondo – Crollo sistemico
Gli anni ’50 furono il punto di svolta, il momento in cui si sarebbe potuto ancora fare qualcosa sulle questioni importanti che l’umanità e il pianeta avevano di fronte. Il periodo tra la seconda guerra mondiale e l’inizio degli anni ’60 è stato quando le principali decisioni prese dai principali responsabili delle politiche di potere per sviluppare e promuovere la tecnologia dei missili balistici, armi nucleari, tecnologia satellitare orbitale, computer elettronici, cultura televisiva di Hollywood, agricoltura industriale, medicina industriale, ingegneria e ricerca genetica, produzione automobilistica globale di massa, industria dell’aviazione civile, industria degli alimenti a rapida preparazione, distruzione della famiglia tradizionale, industria delle materie plastiche, impianti di generazione di energia elettrica a propulsione nucleare, massiccia dollariizzazione dell’economia globale e molto altro. Tutte queste decisioni politiche hanno avuto effetti importanti e negativi che stanno venendo a buon fine ora.
Il risultato di tutto ciò è che ora siamo una specie e un pianeta in terribili guai – economicamente, socialmente, ecologicamente, agricolo, nutrizionale, medico, mentale, geneticamente, spiritualmente, militarmente, ecc. Quanto è terribile la situazione? È così grave che il sistema globale è sull’orlo di un imminente, catastrofico fallimento con implicazioni estremamente terribili praticamente per ogni uomo, donna e bambino nel mondo.
Te lo sto dicendo convintamente. Questa è la mia valutazione personale della nostra situazione.
Ma se desideri una seconda opinione da una figura “autorevole”, che ne dici di una dichiarazione schietta proprio il mese scorso, da Herman Gref, membro del consiglio del World Economic Forum, e dal CEO e presidente di Sberbank, una grande banca russa:
“Dovremmo prepararci per il collasso dell’ordine mondiale esistente. Sarà molto doloroso.” https://tass.com/top-officials/1043741
Herman Gref dovrebbe saperlo.Sberbank è una grande banca, e sono sicuro che sia collegato all’alta finanza come chiunque altro al mondo.
La semplice traduzione inglese delle sue osservazioni è che la Federal Reserve Note (FRN) sta per crollare e ci sarà l’inferno da pagare quando ciò accadrà. “L’ordine mondiale esistente” significa: l’attuale sistema di finanza e pagamenti internazionali basato sulla USSA Federal Reserve Note come valuta di riserva globale. Sta per finire. Quando gli oggetti di scena vengono espulsi da sotto la FRN vedrai cose che non avresti mai immaginato fossero possibili.
Per favore, non cadere in preda al pregiudizio della normalità e presumere che le cose saranno sempre come le hai conosciute, perché NON LO SARANNO. Ci stiamo rapidamente avvicinando a un enorme punto di flesso storico, più grande della caduta dell’Impero Romano. Se le armi nucleari volano? – oh, beh – buona notte, ai suonatori! Un sacco di persone e infrastrutture si saluteranno, molto violentemente e molto ipersonicamente.
L’epidemia di coronavirus cinese fa parte di questo scenario
Siamo in un grande punto di svolta storico, nelle questioni umane. Le cifre della mortalità per quello che succede dopo? – Non voglio nemmeno pensarci. Fame, malattie, acqua imbevibile o assente, terremoti, tsunami, pestilenza, avvelenamento da radiazioni, guerre, maramaglia infuriata, povertà terminale, collasso ecologico, ondate di calore mortali, ondate di freddo mortali, fallimento del sistema bancario, fallimento dei governi, fallimenti delle colture, siccità, ecc. abbatteranno molte persone.
Le cose non possono andare avanti più a lungo come sono state, e quindi non lo faranno.
Dick Allgire, uno dei migliori visualizzatori remoti al mondo, ha recentemente rilasciato una breve dichiarazione sulla situazione del virus Corona:
https://www.youtube.com/watch?v=SbnOE54_62w
Controlla al minuto da 4:04 a 4:20. Vai alla sua pagina di Patreon, se vuoi, ma il breve messaggio “libero” di Dick Allgire è che l’impatto economico del virus Corona sarà “oltremodo”.
Oltre dire.
Non ho intenzione di discutere con lui.
Questo sembra essere il “reset” globale di cui così tante persone hanno parlato e scritto negli ultimi anni. Potrebbe rivelarsi assolutamente vizioso, e nemmeno in un lontano futuro.
Ciò che accade in Cina non rimarrà in Cina.
Questo è gestito da un livello meta-politico, da un livello meta-nazionale, e comunque non ci sono “paesi” – solo entità aziendali. Il sistema globale è aziendale e lo è stato per molto tempo. La maggior parte delle “nazioni” sono filiali aziendali e non entità “sovrane”. Seguono il piano del gioco o la sceneggiatura dettata loro dai loro padroni aziendali. Il combattimento pubblico e politico dei parlamenti e dei presidenti è per lo più, uno spettacolo di burattini politici Punch e Judy per occupare inutilmente il tempo, l’attenzione e l’energia delle classi di schiavi e farli correre senza speranza in circoli politici creati artificialmente, secolo dopo secolo.
Alcuni dei principali attori di questo caos di Coronavirus? – da quello che posso vedere includono il Forum economico mondiale, l’OMS, la Fondazione Bill e Melinda Gates, forse la BRI in Svizzera e altri. Questa non è una semplice operazione.
Non mi sorprenderebbe se questa operazione alla fine si esaurisse dalla Svizzera (ma non dal governo svizzero, di per sé).
Questo è per tutti i marmi, per il dominio e il controllo spietato e planetario.
L’industria cinese si è chiusa
Lo scopo di ciò che sta accadendo sta cambiando il mondo. Leggi il seguente articolo, ad esempio:
La Cina, la fabbrica globale che esporta tutto in tutto il mondo, ha effettivamente chiuso. Se ciò persiste ancora per molto, ci saranno sbalorditivi terremoti socio-economici-politici, sia in Cina che altrove.
A parte il virus stesso, gli effetti economici, sociali e politici secondari e terziari saranno FUORI DIAGRAMMI. La Cina è la fabbrica mondiale, quindi l’economia globale sarà martellata molto, molto duramente.
Questo deve essere il “reset” di cui tutti hanno parlato negli ultimi anni. Non è carino. Se continua, ucciderà e / o impoverirà un grandissimo numero di persone, rovesciando definitivamente molti governi e grandi industrie.
Dai un’occhiata al grafico della diffusione globale del virus CoViD-19. Fai clic sul collegamento ipertestuale e osserva quella curva del bastone da hockey che si sta piegando bruscamente verso l’alto.
Se questa crisi globale continua e peggiora, l’intero sistema mondiale crollerà e sarà duro prima che finisca l’anno. Questa è roba grande, come la caduta dell’Impero romano e la caduta di Atlantide.
I prossimi 40 giorni saranno determinanti per tante cose. Se la Cina non tornerà a lavorare in modo rilevante in quel lasso di tempo e la diffusione del virus rimarrà esponenziale, allora la vita come la conosciamo ci saluterà.
Le banche falliranno, il dollaro crollerà, i confini nazionali si chiuderanno, ci sarà la legge marziale in molti luoghi, la disoccupazione e la povertà saliranno alle stelle, le principali industrie chiuderanno, milioni di imprese falliranno.
E quello sarà solo l’inizio.
Conserva un po’ di cibo e acqua se puoi.
Fonte: https://eventhorizonchronicle.blogspot.com/
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A DIFESA DEL MANDATO IMPERATIVO. E DUNQUE DEL POPULISMO.
Il vincolo di mandato per i parlamentari è una delle istanze del Movimento 5 Stelle: e come tutte quelle che escono da quel movimento, accolta con strida scandalizzate e indignazione artefatta mediatiche e partitiche: “Non è democrazia”, eccetera. Ovviamente, invece, è una pretesa per lo meno comprensibile in Italia, dove oltre un terzo dei parlamentari ha cambiato casacca in meno di due anni. Ma in realtà è molto di più: è un potente segnale di vitalità democratica.
Mi ci ha fatto pensare il saggio del filosofo politico Alain de Benoist, “Populismo” (Arianna Editrice), un libro capitale che consiglio a tutti i grillini pensanti (Grillo incluso), come ai salviniani (compreso Salvini).
Vi ho letto che per Carl Schmitt, “un popolo ha tanto meno bisogno di essere rappresentato quanto più è politicamente presente a se stesso”. Se Schmitt vi sembra sospetto perché “di destra”, ecco Simone Weil (quella vera, morta battezzata): nel 1943, in nome della Resistenza antifascista, scrive il “Manifesto per la soppressione dei partiti politici”, proprio per salvare la democrazia. Per lei “L’unico fine di ogni partito è la propria crescita illimitata”, è “un’organizzazione costruita per esercitare una pressione collettiva sul pensiero”: noi vediamo la durata illimitata dei partiti, decisi a sopravvivere in eterno alla fine della loro utilità politica.
Molti pensatori rivoluzionari sono stati contrari alla delega: a cominciare da Rousseau, per cui “un popolo non può che perdere la propria sovranità sin dal momento in cui se ne priva a vantaggio di rappresentanti”, passando per Proudhon, per arrivare al marxista Costanzo Preve, che nota sarcastico: “Il metodo democratico consiste proprio nella rinuncia consensuale alla democrazia come contenuto”.
Il filosofo Jacques Rancière, un allievo di Althusser, sancisce: la democrazia “rappresentativa” non è un espediente necessariamente inventato per adattare la democrazia alla crescita delle popolazioni, ai tempi moderni; no, “E’ a pieno titolo una forma di oligarchia. L’evidenza che assimila la democrazia alla forma di governo rappresentativo è recente. La “democrazia rappresentativa” oggi può sembrare un pleonasmo, ma inizialmente è stato un ossimoro”. Ossia: all’origine, un termine (democrazia) era il contrario dell’altro (rappresentativa).
Molti di voi, lo so, faticano a capire. Questo perché le oligarchie vi hanno cambiato di soppiatto il concetto. E’ stato operato uno di senso e de-potenziamento fatale della “democrazia”. Nel senso originario, indica il popolo che prende ed esercita il potere – contro un tiranno, un re, una oligarchia.
Dunque “Essa designava la potenza collettiva, la capacità di autogoverno”; mentre adesso invece “rinvia solo alle libertà personali- non è più la sovranità del popolo, ma la sovranità dell’individuo”. Una sovranità degli individui spinto fino “alla possibilità ultima di mettere in scacco, se necessario, la potenza collettiva”.
Così Marcel Gauchet, post-marxista, “uno dei più importanti studiosi del politico” direttore della rivista Le Débat. Il fatto è che “una versione liberista-liberale della democrazia ha soppiantato la sua versione classica”. Attenzione, perché il punto è cruciale: è l’ideologia del libero mercato che vi ha condizionato a credere che la “libertà” sia la vostra libertà individuale, di attuare vostri desideri privati. Dato che siete anzitutto “un calcolatore razionale alla ricerca di massimizzare il vostro interesse privato”, senza alcuna preoccupazione per il bene comune. Il mercato infatti ha bisogno di individui così, consumatori da soddisfare.
Vi dice: voi come individui siete sovrani fino al punto di imporre i vostri desideri e piaceri alla volontà collettiva.
“Di qui a poco a poco – conclude Gauchet – la promozione del diritto democratico provoca l’inabilitazione politica della democrazia”.
Infatti, dice De Benoist, “l’individuo atomizzato quale lo concepisce la teoria liberale non può essere in primo luogo un cittadino, un soggetto democratico, perché per definizione estraneo all’appartenenza che fonda il voler-vivere-in-comune”.
E il governo? Poco male, vi dice la sirena liberal-liberista: delegatelo ai “vostri rappresentanti”, i quali sono competenti, e si avvalgono dei “tecnici”; i quali lo delegano alla “Unione Europea”, la quale lo delega alla banca centrale, al Fondo Monetario, a Goldman Sachs e Wall Street, a esperti più competenti di voi – voi godetevi le libertà individuali che la democrazia di mercato vi ha regalato. Perché il vostro egoismo è “naturale”, così come il “mercato” è lo stato di natura – a cui non c’è alternativa. Non c’è alternativa al mercato, quindi cosa volete “governare”?
Ci abbiamo creduto. Fino ad oggi, quando “il popolo ha la sensazione che la sua situazione sociale continui a deteriorarsi, che l’epoca del pieno impiego sia definitivamente passata e che l’avvenire sarà ancora peggiore. Ha la sensazione che i valori cui aderisce siano derisi o disprezzati [legge Cirinnà, gender nelle scuole]. Ha la sensazione che il suo stile di vita sia minacciato dalla presenza, sul suolo nazionale, di una popolazione dai costumi differenti che percepisce come estranea, se non ostile. Ha la sensazione che l’Unione Europea sia diventata un progetto antisociale che contribuisce ad aggravare l’insicurezza economica e culturale”.
Ma non sono affatto sensazioni, come sapete. Le conquiste della “omogenitorialità”, i clandestini da accogliere senza limiti, il gender nelle scuole, lo ius soli, le “normative d’Europa”, i “diritti delle minoranze”, la globalizzazione, sono tutti i risultati di una spoliticizzazione “che è avvertita dalla maggior parte del popolo come un’insopportabile aggressione perché mira a togliergli la capacità di decidere, ossia la sua sovranità”.
Il risultato è “una impotenza sociale collettiva senza precedenti storici”(Costanzo Preve). Un totalitarismo della dissoluzione. Gestito dalla sinistra progressiva: quei “sostenitori della trasgressione morale e culturale permanente che fanno direttamente il gioco della finanza mondiale, perché il capitalismo può estendere la sua influenza unicamente smembrando non solo le strutture di vita comunitarie tradizionali, ma anche il legame sociale, i valori condivisi,i modi di vita specifica, le culture popolari. Il capitalismo può trasformare il pianeta in un vasto mercato, che è il suo scopo, solo se questo pianeta è stato previamente atomizzato”:
“Senza le nuove piste incessantemente aperte dal liberalismo culturale, il mercato non potrebbe impadronirsi continuamente di tutte le attività umane, comprese quelle più intime”: così Jean-Claude Michéa, pensatore socialista senza complessi, in “Perché ho rotto con la sinistra”.
E’ in questa situazione che sono sorti, in Europa ed Usa, movimenti populisti. Perché “la condizione di emersione di una mobilitazione populista è una crisi di legittimità politica che tocca l’insieme del sistema di rappresentanza” (P. A. Taguieff). Quella patologia gravissima,terminale della democrazia rappresentativa in cui “destra” e “sinistra” partitiche colludono, in cui Renzi agisce come Berlusconi e Berlusconi vuole adottare Renzi, perché hanno lo stesso programma, servire il Mercato Mondiale da cui non si può uscire. “Lo Stato collusivo dominato dalla casta oligarchico-tecnocratica verso il quale siamo avviati ormai da trent’anni” (Jacques Sapir).
Naturalmente, quando sorge il populismo, le elites strillano che non è legale, che è “demagogico”, dunque mette in pericolo la democrazia, che è sovranista e le sovranità non esistono più, che vuole le frontiere ormai abolite, dunque che è passatista; il popolo che vota i populisti viene spiegato che è (come gli inglesi che votarono il Brexit) quello poco istruito (strano, quando gli operai votavano PCI, nessuno diceva che lo facevano perché poco istruiti) nostalgico, etnicista, che rifiuta gli immigrati e i diversi, – anche fascistoide (sempre per le élite s ciò che non piace loro puzza di fascismo).
Balle, propaganda demagogica , perché nessuno supera in demagogia le oligarchie (basta vedere le loro tv): non facciamoci condizionare da questi sbarramenti colpevolizzanti e demonizzanti.
“I movimenti populisti”, scrive Paul Picone,”appaiono generalmente in congiunture storiche speciali, quando il processo democratico è talmente degenerato da esigere una vera reazione democratica – Il populismo è in generale una reazione contro il deficit di democrazia ed è sempre molto più democratico di qualunque sistema fondato sulla democrazia rappresentativa”.
Insomma: il populismo sarà confuso, commetterà molti errori, prenderà cantonate, perché vi aderisce gente che è stata disastrata e atomizzata dalla Forma Capitale, che è una forma “totale” , nel senso che ci ha tutti antropologicamente minorati, disumanizzati, resi schiavi del suo politicamente corretto e delle sue “trasgressioni” e della sua propaganda seduttiva – però è una reazione sana all’esproprio di democrazia, è un segno di vitalità, di salute, di un sangue che riprende a scorrere nelle vene collettive, il segno della volontà di riaffermare il primato del politico sull’economico.
E’, con tutti i suoi difetti, l’albeggiare del concetto di Libertà “politica”, contrario a quelle “libertà” del Mercato, la libertà dell’individuo atomizzato, senza appartenenze né patria, nomade sradicato da ogni condizione storica e sociale: quasi che “l’uomo si costituisca liberamente a partire dal niente”. No, “la risposta è che la libertà come l’autonomia va concepita in termini di attaccamento e di legami, non di lacerazione e sradicamento, di responsabilità verso l’altro piuttosto che di trasgressione a tutto ciò che unisce i membri di una società a un fondamento storico-sociale comune”.
La democrazia in senso forte, dove il “demos” rigetta le oligarchie e la loro governance che svolgono per conto di poteri “che uccidono i popoli”, e prova a governare in proprio. Da cui il mandato imperativo, il guinzaglio corto ai politici. E’ un inizio.
E se poi, un bel giorno, scopri che non era vero niente?
Perché l’oro è così importante? L’oro, non il ferro, l’argento, altri metalli. Forse perché si suppone che l’oro, incorruttibile, possa isolare al 100% da radiazioni pericolose, provenienti da tecnologie avanzate? Lo affermano i controversi studiosi della cosiddetta paleo-astronautica, che si interrogano sul singolare interesse manifestato, per l’oro, da tutti gli “dèi” dell’antichità, chiamati Viracochas sulle Ande nel regno Inca, Túatha Dé Dànann in Irlanda, Elohim in Palestina, Annunaki in Mesopotamia, Theòi in Grecia, mentre Vimana è il nome che in India designa le antiche, ipotetiche astronavi dei Veda. E ancora: i semi-dei “venuti dal cielo” prendono il nome di Kachinas in Arizona, Muxul nello Yucatan presso i Maya, Dogu in Giappone, Wakinyan in Nord America presso i Lakota Sioux, Nommo in Mali presso i Dogo
Una cosa è sicura: a un certo punto, nella storia, l’oro viene improvvisamente apprezzato e ricercato, estratto, lavorato, tesaurizzato, utilizzato come valore di scambio. Tutti quegli esseri appassionati all’oro, spesso chiamati Figli delle Stelle perché comparsi a bordo di formidabili mezzi volanti, raffigurati in sculture e altorilievi ancora oggi visibili in diverse parti del mondo, instaurarono dominazioni di tipo coloniale, imponendo sempre – alle popolazioni assoggettate – lo stesso “sacrificio” quotidiano: bruciare, per loro, il grasso (inizialmente dei neonati primogeniti, poi solo di agnelli) presente in prossimità di certi organi, fegato e reni. Grasso che, una volta bruciato, produce un fumo inebriante e “calmante”, come spiegano nella Bibbia i sudditi di Jahwè, uno degli Elohim dell’area palestinese, divenuto celebre attraverso il drammatico racconto biblico.
Jahwè (o anche Jeohwà o Jihwì, a seconda delle vocalizzazioni convenzionali introdotte solo nel medioevo dai biblisti ebrei della scuola masoretica) era il dispotico, temutissimo padrone della famiglia di Giacobbe-Israele, poi successivamente trasformato, dalla teologia, in “Dio unico”. Nell’antica Roma, quello stesso grasso era chiamato “omentum”. Stesse disposizioni: era la parte “sacra”, cioè riservata esclusivamente agli “dèi”, perché fosse bruciata (“sacrificata”) solo per loro, pena la morte dei trasgressori. Quel particolare grasso che sovrasta gli organi interni non è come l’adipe, provvisorio e accumulato con l’alimentazione, ma è un grasso stratificato fin dall’infanzia, addirittura dalla nascita. Se bruciato, confermano i chimici, produce un fumo che sprigiona molecole pressoché identiche a quelle delle endorfine, fortemente psicotrope, il cui odore ricorda il profumo appetitoso che si libera dal barbecue durante una grigliata.
L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, di ritorno dallo spazio, ha dichiarato che, lassù, aleggia un odore di carne bruciata. Gli scienziati spiegano che quell’odore si diffonde, anche in un’astronave, man mano che si prolunga la missione, perché le condizioni ambientali all’interno del veicolo spaziale accelerano la morte di milioni di cellule epiteliali – morte che, appunto, produce quell’odore. Di recente, poi, ricercatori hanno scoperto che il vino rosso contiene una sostanza particolarissima, il resveratrolo, protegge le ossa da svariate complicazioni, inclusa la “friabilità” che colpisce lo scheletro negli astronauti esposti a lunghi soggiorni orbitali. La Bibbia racconta che Jahwè beveva vino spesso e volentieri (fece impiantare una vigna a Noè, subito dopo lo sbarco dall’Arca), mentre i testi sumero-accadici riferiscono che gli Annunaki gradivano molto la birra. Elohim, Dogu e tutti gli altri: Figli delle Stelle, scorrazzanti a bordo dei Vimana? “Vimàn” era il nome di una compagnia aerea del Bangladesh, ricorda Mauro Biglino.
“In India voliamo da tremila anni”, era uno slogan pubblicitario dell’Air India. El-Al è invece il nome della celebre compagnia israeliana.Se la tradizione rabbinica racchiusa nel Talmud ammette con assoluta tranquillità la presenza della manipolazione genetica nella Genesi – basta vedere come vennero al mondo Adamo ed Eva, disse il professor Egael Safran, rabbino e docente universitario di etica medica in Israele, all’epoca della clonazione della pecora Dolly – è davvero impossibile trascurare gli studi più recenti dei genetisti, che mettono in crisi l’evoluzionismo darwiniano: è come se fosse intervenuto qualcosa a “correggere” l’evoluzione, accelerandola – non solo per il Sapiens, ma anche per la pecora e la mucca, la patata, il grano. Cioè gli animali e i vegetali che popolavano il Gan Eden di cui parla la Bibbia, da cui i primi ibridi – Adamo ed Eva, appunto – furono allontanati preventivamente, prima cioè che potessero approfondire “le pratiche dell’albero della vita”, acquisendo cioè le medesime conoscenze e l’estrema longevità, dunque il medesimo potere, dei loro presunti “creatori”, gli Elohim, veri specialisti in genetica sperimentale, a quanto sembra. Emerge un’altra verità, dunque, sui cosiddetti “testi sacri”, da cui discende un impianto di pensiero – e di potere – almeno bimillenario.
Non stupisce, quindi, il grande successo dei bestseller di Biglino, pubblicati anche da Mondadori, né l’entusiasmo delle centinaia di persone che affollano le sue frequentissime conferenze. Di Biglino si può apprezzare innanzitutto la correttezza, nella sua impostazione preliminare: non metto in discussione l’esistenza di Dio, ripete, perché non ho le certezze degli atei; mi limito a dimostrare che quella della Bibbia non è una divinità ma solo un Elohim, di cui la stessa Bibbia nomina almeno una decina di “colleghi”, di equivalente status, senza peraltro mai spiegare il significato della parola Elohim, che nessuno al mondo conosce. Inoltre, nella Bibbia non sono presenti, mai, i concetti-chiave del monoteismo: creazione, eternità, immortalità, divinità. Il verbo tradotto con “creare” è Baraa, che significa dividere, separare (i cieli dalle acque, le acque dalle terre – Genesi). E della parola Olàm, ancora e sempre tradotta con “eternità”, e che in realtà significa “tempo molto lungo”, i dizionari raccomandano: non tradurla mai con il termine “eternità”.
Un anno fa, lo scorso 6 marzo, Biglino è stato protagonista, a Milano, di un importante confronto con eminenti teologi: un importante sacerdote e docente di teologia dell’università cattolica, un arcivescovo ortodosso, il rabbino capo della comunità ebraica di Torino e un insigne biblista, pastore valdese, co-autore di alcuni tra i più importanti dizionari di ebraico e aramaico antico. Nessuno ha messo in discussione le sue tesi. Tutti, al contrario, hanno ammesso che la Bibbia è stata ampiamente travisata. Ma lì si fermano: non denunciano, cioè, il fatto che venga ancora oggi regolarmente travisata. Dice Biglino: nel 95% dei casi, chi professa e propaga le grandi religioni monoteiste che si pretendono originate da quel libro (e quindi: Papi, vescovi, parroci, catechisti, pastori) non conosce neppure la lingua in cui quel libro è stato scritto. Pretende di “far dire” a quelle pagine determinate verità, per di più “sacre”, ma non conosce – alla lettera – il testo, nella lingua originaria.
Senza contare, poi, che la Bibbia resta una raccolta (non uniforme) di testi di epoche diverse, tutti senza fonte: non è possibile risalire con certezza neppure a un autore; nessuno dei testi biblici ha una chiara paternità – tantomeno i libri più famosi e celebrati, come quello attribuito al profeta Isaia. Anche per questo, mezzo secolo fa, i biblisti ebraici hanno varato il “Bible Project” con il compito, entro 200 anni, di ricostruire una Bibbia più attendibile. L’unica certezza, dicono, è che la Bibbia di oggi – riveduta e corretta per l’ultima volta dai masoreti all’epoca di Carlomagno – non è l’originale. Inoltre mancano una decina di libri, pure citati qua e là: quei libri sono scomparsi. E le incongruenze sintattiche presenti nella versione masoretica dimostrano il grado di manipolazione a cui quei testi sono stati sottoposti, nel corso dei secoli. Biglino dice: mi si rimprovera di offrire una lettura letterale del testo, anziché allegorica, simbologica, esoterica, teologica.
Va bene, teniamo pure conto di tutte le interpretazioni possibili. Ma aggiunge: perché privarci della versione letterale, sia pure di un testo che sappiamo essere così pesantemente rimaneggiato? Non si sa neppure in che lingua fosse scritto, l’originale: all’epoca della prima stesura della Genesi, per esempio, la lingua ebraica non esisteva ancora. Dunque non sappiamo come fossero scritte, né tantomeno pronunciate, le parole in esso contenute. Poi intervenne la traduzione in ebraico, ma con le sole consonanti; le vocali furono introdotte solo fra il VI e l’XVIII secolo dopo Cristo, quando appunto “Yhwh” divenne finalmente “Jahwè” (ma anche “Jihwì” e “Jeohwah”).
Nonostante tutto ciò, insiste Biglino, perché non provare a leggere il testo così com’è, dando per buona – per un attimo – l’idea che racconti fatti realmente accaduti? Si scoprirebbe, conclude, che la storia narrata – vera o falsa che sia – non è priva di coerenza. Ed è, tra l’altro, la fotocopia perfetta di molti altri libri antichi preesistenti, “sacri” e non, come la trilogia fondativa di un popolo geograficamente contiguo a quello ebraico, i sumero-babilonesi. Quei testi mesopotamici sono l’Atrahasis, l’Enuma Elish e l’Epopea di Gilgamesh. Raccontano tutti la stessa storia: e cioè l’arrivo (da cielo?) di individui potentissimi ma non onnipotenti, molto longevi ma non immortali, in possesso esclusivo di tecnologie fantascientifiche, decisi a colonizzare territori imponendo la loro legge (i comandamenti di Jahwè non sono 10, ma oltre 600) e stabilendo alleanze con singole tribù, in lotta perenne tra loro per la spartizione di piccoli territori. Il patto: voi lavorate per me (mi servite, mi nutrite, mi bruciate quel famoso grasso e mi obbedite in tutto) e io vi aiuto a conquistare “terre promesse”. Se disobbedite, vi stermino. Jahwè, è scritto nella Bibbia, arrivò a uccidere in massa 24.000 sudditi disobbedienti.
Quello che Biglino contesta è che, nonostante le evidenze e le conferme provenienti dagli ambiti di studio più disparati (dall’esegesi ebraica all’autorevole École Biblique dei domenicani di Gerusalemme) le traduzioni erronee continuino a essere presenti nelle Bibbie attualmente stampate. In sintesi, il primo “problema” è proprio Dio. Nella Bibbia, semplicemente, non c’è, dice Biglino. C’è Jahwè, che però è sempre in compagnia dei “colleghi” Milkòm, Kamòsh, e tanti altri. Viene tradotto con “Altissimo” il nome Eliòn, che invece è un individuo «chiaramente indicato come il capo degli Elohim: è scritto nel testo biblico che ne presiede un’assemblea, nientemeno». E addirittura è tradotto coi termini “eterno” e “onnipotente” il nome El Shaddai, letteralmente invece “signore della steppa”, cioè l’Elohim nel quale si imbatté Abramo. Allo stesso modo, altri termini vengono sempre tradotti in modo consapevolmente inappropriato e fuorviante: Kavod, per esempio. Il contesto biblico lo presenta come un’arma da guerra, un oggetto volante e pericoloso, dotato di armamenti micidiali. Viene tradotto: “gloria”. Così, il “Kavod di Jahwè” diventa la “gloria di Dio”.
Quando appare, il Kavod solleva un gran vento, il Ruach – che viene tradotto “spirito”. Sotto il Kavod sono fissati 4 Cherubini. Mezzi meccanici volanti, secondo i rabbini: robot, monoposto. Per l’esegesi teologica cristiana, invece, i Cherubini sono “angeli”, così come gli altri “angeli”, incorporei e alati, che la Bibbia invece chiama Malachìm, presentandoli come individui in carne e ossa, di cui gli umani hanno paura – sono soldati, ufficiali degli Elohim, portaordini pericolosi e molesti, inquietanti. Si racconta di un angelo che apparve alla vista di Gedeone, «volando con leggerezza», per poi «scomparire», mentre nell’originale, in ebraico, il testo dice semplicemente che «il Malach» si fece vedere dal testimone, e poi «se ne andò camminando». Pura invenzione, il volo, così come l’attraversamento miracoloso del Mar Rosso: «Nel testo c’è scritto che Mosè e i suoi attraversarono solo uno Yam Suf, un canneto.
Nessun mare, tanto meno Rosso». Quanto agli “angeli”, più tardi, il fondatore del cristianesimo, Paolo di Tarso, raccomanda alle giovani donne di coprirsi il capo con il velo, se partecipano ad assemblee, e di farlo «a motivo degli angeli», poiché – come si spiega in altri passi – sono sessualmente eccitabili e poco raccomandabili, violenti. Biglino “corregge” anche l’interpretazione della comparsa dell’Arcangelo Gabriele, quello dell’Annunciazione evangelica: «Gabriele non è un nome proprio ma solo un termine comune, funzionale: deriva da Ghevèr-El, e essere “il Ghevèr di un El”, per di più “arcangelo”, significa essere un potente ufficiale di alto grado».
Dallo studio condotto da Biglino appare evidente la fabbricazione artificiale di un culto, la cui radice viene attribuita a un libro debitamente leggendario, in quanto antico, scritto in una lingua sconosciuta ai più. Lo studioso contesta chi ritiene obbligatoria una lettura necessariamente cifrata: «Quando furono scritti, i testi biblici, a saper leggere e scrivere erano in pochissimi: perché mai avrebbero dovuto nascondere il loro racconto sotto il velo simbolico-allegorico?».
La prima versione della Bibbia divulgata nel Mediterraneo oltre la Palestina, detta “Bibbia dei Settanta”, fu tradotta in greco ad Alessandria d’Egitto, secondo Biglino ricorrendo a una massiccia interpolazione interpretativa ispirata dal pensiero platonico, che – a differenza della Bibbia – contempla le nozioni filosofiche di trascendenza, divinità, creazione, eternità. Gli ebrei considerano la “Bibbia dei Settanta”, letteralmente, «una tragedia per l’umanità». Eppure, sottolinea lo stesso Biglino, è proprio quella Bibbia in greco ad aver poi originato quella in latino, che è alla base della teologia cattolica e quindi delle Bibbie in italiano per le famiglie. Il lavoro del ricercatore torinese non mette in crisi solo la teologia ufficiale su cui si basano le istituzioni religiose, ma anche l’esegesi alternativa fornita dall’esoterismo, acutamente suggestiva, fondata sulla lettura allegorica e simbolica del testo – lettura che, come quella cattolica, non mette mai in discussione la presenza della divinità nell’Antico Testamento.
Certo è singolare la diffusione, negli ultimi anni, di una tale quantità di informazioni, ormai di pubblico dominio, che riguardano in particolare l’interpretazione della storia antica, sacra e non, ma anche una radicale rilettura dell’approccio scientifico alla conoscenza, rivalutando sia i testi sacri, fondativi delle grandi religioni, sia l’opera di esoteristi particolarmente illuminanti – filosofi, medici, artisti, alchimisti, proto-scienziati – che tendono a fornire chiavi di interpretazione delle “leggi universali”, cioè le “leggi di natura” di cui, ogni tanto, affiorano nuove tracce anche in ambito scientifico, da indagini sull’energia e sulla reale consistenza della materia. Da qui le più recenti riflessioni sulla percezione del tempo e della vita stessa, sulla cosiddetta Energia Oscura, sulla Materia Bianca cerebrale di cui i neurologi ammettono di essere a corto di informazioni.
Fisici come Vittorio Marchi e Giuliana Conforto sostengono che la realtà sensibile non sia altro che rappresentazione, e che il nostro cervello non percepisca che il 2% di quanto ci circonda, sulla Terra – per non parlare dell’universo, di cui non sappiamo molto, al di là del nostro piccolo sistema solare. Un numero sempre maggiore di storici e antropologi sospetta che la storia sia interamente da riscrivere: a quanto pare non furono gli egizi a erigere le piramidi; quelle scoperte in Bosnia sono più antiche e più grandi di quelle dell’Egitto. Né tanto meno conosciamo la storia misteriosa dei Sumeri, che sorsero all’improvviso come civiltà già formata, in possesso di conoscenze evolute (architettura, agricoltura, scrittura). Forse, ipotizza Biglino sempre prendendo la Bibbia alla lettera, i Sumeri erano la discendenza di Caino, che – essendo cresciuto nel Gan Eden – era stato formato e istruito dagli Elohim.
L’esegesi ebraica ormai sospetta che Abramo, storicamente, non sia mai esistito. Quantomeno, ipotizza Biglino, il personaggio biblico rispondente a quel nome era evidentemente un sumero, spinto dagli Elohim a vagare “lungi dalla casa di padre mio”, viaggiando fino in Palestina. Poi, i Sumeri scomparvero di colpo, in coincidenza con la distruzione delle città ribelli di Sodoma e Gomorra, operata dagli Elohim che impiegarono “l’arma dei terrore”, che sprigionò nell’atmosfera una nube letale – i venti dovettero sospingerla fino alla regione di Babilonia, dove è documentata la strage della popolazione (con sintomi da contaminazione nucleare) e la fuga precipitosa degli “dèi” locali, gli Annunaki, che presero il largo a bordo dei loro “carri celesti”, in tutto simili al Kavod di Jahwè. A morire, sul posto, restarono gli umani – o meglio gli Adàm, per dirla con Biglino: creazioni di laboratorio, “fabbricate” non si sa dove e poi “poste in Gan Eden”; riprodotte in serie per lavorare, come docili schiavi, per conto dei misteriosi Figli delle Stelle.
Fonte attiva: http://www.libreidee.org/
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